A new review – in Italian – of “When Only Shades Remain” written by one Caesar was recently published on Ver Sacrum webzine:
Hall of Mirrors è il progetto dark-ambient di Andrea Marutti a.k.a. Amon e di Giuseppe Verticchio, di cui ora esce il quarto disco intitolato ‘When Only Shades Remain’, pubblicato dalla mitica Eibon Records, un nome che è ormai diventato un punto di riferimento consolidato per chi frequenta certi suoni. La musica contenuta in ‘When Only Shades Remain’ non si discosta sostanzialmente da quanto si conosce di questi artisti: siamo così di fronte a sonorità estremamente minimali ed evanescenti. Le sonorità degli Hall of Mirrors sono particolari: in pratica alla base c’è un lavoro di trattamento del suono attraverso l’uso di filtri. L’effetto generato è siderale e catartico, e ci proietta in una dimensione cosmica al di là del tempo e dello spazio, come si può ascoltare nella traccia iniziale ‘Flustered Among the Approaching Menaces’. Durante il flusso sonoro emerge ogni tanto un giro di basso che può ricordare certi moduli espressivi della New Wave, come nell’inizio della successiva ‘Across Forests of Fire’, che poi si dispiega attraverso suoni trattati di chitarra. In ‘Beyond the Ever-Changing Horizon’ le ambientazioni si fanno ancora più rarefatte e liturgiche, mentre i quasi venti minuti della conclusiva ‘Where the Soil Gathers Disquieted Souls’ ci immergono in un paesaggio apocalittico da fine del mondo. E’ una musica che fluttua tra luce ed ombra alla ricerca di universi sonori sconosciuti. ‘When Only Shades Remain’ si mantiene, in ogni caso, all’interno di coordinate stilistiche ben definite e nei confini del dark-ambient.